La pietra del Segno Cancro e le Pietre di Giugno

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Il segno del Cancro

Periodo: (21 giugno – 22 luglio)
Elemento: acqua
Qualità: cardinale
Pianeta: Luna
Colore: bianco e argento
Geroglifo: trascrizione ideografica del processo di gestazione che prepara la nascita, due centri opposti di energia ruotante con appendice curva
Parte del corpo: stomaco
Il Cancro è un segno cardinale d’acqua rappresentato dal granchio, il crostaceo che si muove a suo agio tra mare e battigia, e simboleggia l’abilità del segno di esistere in entrambi i regni emotivo e materiale.
I nati nel segno del Cancro sono molto intuitivi e le loro abilità psichiche si manifestano in spazi tangibili: per esempio, sono capaci di raccogliere le energie presenti in una stanza, senza sforzi.
Questi granchi sono altamente sensibili nei confronti del loro ambiente e sono molto protettivi.
Come il loro spirito animale celeste, i cancerini sono protetti da un forte guscio esterno.
A prima vista, possono essere percepiti come freddi o distanti.
Col tempo però il Cancro rivela la sua natura gentile, una compassione genuina e grandi capacità mistiche: basta non sorprendersi se ci vuole un po’ di tempo per arrivare a conoscerli.
Il segno è governato dalla Luna, il corpo celeste che rappresenta il comfort, la cura di sé e le energie materne.
Di conseguenza, il Cancro è orientato alla casa: ama creare spazi sicuri e confortevoli che sono il suo personale santuario, dove vi passa molto tempo. I nati sotto questo segno zodiacale tengono profondamente alla famiglia e se ne prendono cura con dedizione sincera.
Ma i granchi devono fare attenzione, perché quando un Cancro investe le sue emozioni su una persona rischia di passare la linea da quella che è un’attenzione positiva che nutre a un comportamento controllante.
Il segno del Cancro attira gli amici e gli innamorati attraverso la sua lealtà, l’impegno e la profondità emotiva.
È un padrone di casa eccellente che ama ricevere e intrattenere gli ospiti con banchetti generosi a base di cibi deliziosi (e il Cancro governa lo stomaco, quindi niente di meglio di un ottimo pasto cucinato in casa per i nostri crostacei dello zodiaco).
E se non sei un fanatico della casa come il nostro, ciò potrebbe essere un problema, in caso di convivenza.
Anche se questi granchi celesti evitano il conflitto diretto, data l’abitudine di camminare di lato, possono benissimo infliggere un vigoroso pizzicotto, che è poi il tratto distintivo del loro atteggiamento passivo aggressivo.
Può essere difficile convincere un Cancro a parlare apertamente di ciò che gli dà fastidio, ma se ci riesci senza farlo intimidire puoi costruire una fiducia duratura.
La pietra del segno Cancro
La pietra portafortuna del Cancro è la perla, una gemma organica, come lo sono l’ambra, il corallo e il giaietto. Le gemme organiche sono quelle prodotte da un organismo vivente. Nel caso della perla, la gemma nasce dalla malattia dell’ostrica.
La Perla
Perla, dal latino “permula”, diminutivo di perna, letteralmente coscia, in riferimento alla forma della conchiglia.
Significato della perla: protezione, saggezza, energia femminile, purezza.
La perla è la pietra che rappresenta e celebra:
- il segno del Cancro;
- il mese di giugno;
- il terzo anniversario di matrimonio (nozze di cuoio);
- il trentesimo anniversario di matrimonio (nozze di perla);
- la donna;
- gli artisti.
Quando regalare un gioiello con perla
Gemma femminile per eccellenza, la perla rispecchia perfettamente le regole del galateo di nozze sui gioielli che la sposa indossa il giorno del matrimonio: pochi gioielli, sobri e di valore. I gioielli in oro bianco con diamanti e perle sono per tradizione i più indicati da regalare alla sposa.
Ma la perla, che nasce come forma di difesa dalla malattia, rappresenta anche il genio e il talento che nascono dalle difficoltà. È quindi perfetta come regalo di buon augurio agli artisti e a tutti coloro che hanno superato una prova difficile.
Mito e significato delle perle
Il significato della perla è protezione, equilibrio e saggezza interiore.
In Europa, la perla ha sempre simboleggiato modestia, castità e purezza.
Le perle sono tesori che nascono nelle acque e hanno sempre incarnato il mistero, la potenza e la natura vitale acquatica poiché sono create in sinergia con altre creature viventi (ostriche perlifere marine e mitili d’acqua dolce).
Nella mitologia, la perla è un dono che si ottiene attraverso l’esperienza, una volta raggiunte conoscenza e comprensione.
Connesse alla natura, alla saggezza e ai nuovi inizi, le perle ci invitano a immergerci simbolicamente nei nostri oceani interiori e a scoprire i tesori che brillano sotto la superficie.
Per la loro forma rotonda, fin dai tempi antichi diverse culture hanno associato le perle alla Luna, satellite capace di influenzare le maree e di infondere a queste dolci gemme tutta la potenza e la grazia dell’energia divina femminile.
Nei testi vedici, la perla era considerata la figlia della Luna, unita da un lampo che sposava la terra e il cielo.
La perla è, insieme ai diamanti, una delle gemme più immortalate nei versi dei grandi poeti, spesso associata al dono di una lacrima scesa dal cielo, in omaggio alle antiche credenze.
Le perle erano infatti le lacrime di creature mitiche per i giapponesi, le lacrime degli dei per i greci e le lacrime di Eva nel cristianesimo.
Lacrime di elaborazione del dolore, che portano alla creazione di qualcosa di sublime – come diceva Jaspers.
Nell’antica Cina, era credenza che le perle garantissero protezione.
Le perle si formano quando i molluschi si proteggono da un corpo estraneo, creando strati di madreperla per ottenere un accumulo concentrico di energia e protezione.
Le perle vengono raccolte e arrivano nelle nostre mani come sono nate, da creature viventi, portando con sé quella senzienza e quel significato sublime.
Le perle ci ricordano che abbiamo poteri di protezione nascosti dentro di noi e anche la conoscenza di cui abbiamo bisogno per mantenerci equilibrati e al sicuro.
Proprio come il mollusco, abbiamo una saggezza intuitiva che può portare alla creazione di cose meravigliose.
Storia delle perle
Per migliaia di anni, le perle sono state simbolo di status, da tramandare di generazione in generazione.
La più antica menzione scritta sulle perle è cinese e risale al 2206 a.C.
Con il passare dei secoli, il desiderio di perle naturali ha continuato a crescere.
Fino alla scoperta del Nuovo Mondo nel 1492, le fonti più importanti di perle naturali erano il Golfo Persico, le acque di Ceylon, i fiumi e i laghi cinesi e i fiumi d’Europa.
Nei suoi successivi viaggi nel Nuovo Mondo, Cristoforo Colombo scoprì fonti di perle naturali nelle attuali Venezuela e Panama, favorendo un aumento della domanda in Europa.
Nel giro di cento anni, le fonti di perle naturali diminuirono, portando maggior impulso alla coltivazione delle perle, tecnica che risale al V secolo a.C., quando, in Cina, oggetti intagliati (spesso a forma di Buddha) venivano inseriti in un mitilo.
Questa pratica continua ancora oggi.
Già nel 500 a.C., il mitilo d’acqua dolce cinese veniva utilizzato per la coltivazione delle perle Mabe. Una tecnica che non è cambiata per secoli.
Il Giappone cominciò a produrre con successo perle coltivate intere all’inizio del XX secolo, imponendole sul mercato negli anni ’20 – nello stesso periodo in cui la produzione di perle naturali iniziò a declinare.
Dagli anni ’30 agli anni ’80, la coltivazione delle perle si è diversificata e diffusa in vari paesi del mondo.
Perle naturali e perle coltivate
Le perle sono prodotte da ostriche marine e mitili d’acqua dolce come difesa naturale contro un irritante, come un parassita che entra nel loro guscio. L’ostrica, o il mitilo, secerne lentamente strati di aragonite e conchiolina, materiali che compongono anche il suo guscio.
Questo crea un materiale chiamato madreperla, che avvolge l’irritante per proteggere il mollusco.
Quando le perle vengono coltivate, un irritante viene inserito manualmente in un mollusco per promuovere la produzione di madreperla.
La madreperla si forma naturalmente attorno a quasi qualsiasi irritante che penetri all’interno del guscio, creando perle uniche e preziose.
Riassumendo, come argomentava il filosofo per descrivere la trasformazione del dolore in arte:
Lo spirito creativo dell'artista può essere metaforicamente rappresentato come la perla che nasce dalla malattia della conchiglia.
Karl Jaspers
Che sia naturalmente prodotta dal mollusco o aiutata dall’intervento umano, affinché una perla si formi completamente, specie le perle di grandi dimensioni, ci vogliono anche 7 anni.
Le perle naturali e le moderne perle coltivate si presentano in una ricca gamma di colori.
Il bianco, il crema, ma anche il nero, il grigio e l’argento sono i colori più comuni nelle perle. Il colore principale – colore del corpo – è spesso alterato da sovratoni, tipicamente rosa, verdi, viola o blu.
Alcune perle mostrano un fenomeno chiamato “Oriente”, uno scintillio di colori iridescenti dell’arcobaleno che si trova sulla superficie della perla o subito al di sotto. Tutte le perle mostrano il colore del corpo, ma solo alcune mostrano il sovratono, l’Oriente o entrambi.
Perle naturali vs. Perle coltivate
Le perle naturali si formano nei corpi, o nel tessuto del mantello, di alcuni molluschi, di solito attorno a un irritante microscopico e sempre senza alcun tipo di aiuto umano.
La crescita delle perle coltivate richiede invece l’intervento e la cura dell’uomo.
Tipi di perle coltivate
Esistono quattro tipi principali di perle coltivate:
Perle coltivate Akoya: Le perle coltivate Akoya sono il tipo più comune di perla coltivata di acqua salata per la maggior parte dei mercati occidentali. Le Akoya bianche o color crema sono le perle classiche utilizzate per i gioielli, in particolare per le collane. Sono prodotte in Giappone e in Cina.
Perle coltivate dei Mari del Sud: provengono principalmente dall’Australia, dall’Indonesia e dalle Filippine. Le perle coltivate dei Mari del Sud possono essere bianche, argentate o dorate, a seconda del tipo di ostrica. Le loro grandi dimensioni e la madreperla spessa, dovute a un lungo periodo di crescita, contribuiscono a un alto valore di mercato.
Perle coltivate di Tahiti: queste perle coltivate di acqua salata, a volte chiamate perle nere, hanno una vasta gamma di colori. Possono essere grigie, nere o marroni e possono avere sovratoni blu, verdi, viola o rosa.
Perle coltivate d’acqua dolce: Le perle coltivate d’acqua dolce sono le perle più diffuse e popolari in gioielleria. Ciò si deve alla loro straordinaria gamma di dimensioni, forme e colori, oltre al prezzo più conveniente. Solitamente coltivate in laghi e stagni d’acqua dolce, la Cina è il principale produttore di queste perle.
Le pietre zodiacali di giugno
Oltre alla perla, le altre pietre di nascita di giugno sono la rarissima alessandrite e la pietra di Luna, gemme che il segno del Cancro condivide con i Gemelli nati in questo mese.
Scopri la loro storia per trovare la pietra portafortuna di giugno perfetta per regalarti e regalare un gioiello unico su misura.
La pietra di Luna
Pietra di Luna (Selenite) dal greco Selene Σελήνη
Significato della pietra di Luna: amore, passione, fertilità
La pietra di luna è la pietra che rappresenta e celebra:
- il segno del Cancro;
- il mese di giugno;
- la fertilità;
- la grazia femminile.
Quando regalare un gioiello con la pietra di Luna
Prediletta dai designer più eleganti e visionari, e dagli spiriti liberi per adornare gioielli unici, personali e sofisticati, la pietra di Luna è la gemma da scegliere per regalarsi un gioiello su misura ingentilito dalla bellezza calma di una pietra dal profondo significato e dalla storia affascinante.
Quale pietra romantica associata all’amore, alla speranza e ai nuovi inizia è anche la gemma alternativa alla perla per l’anniversario del terzo anno di matrimonio (nozze di cuoio).
La Pietra di Luna (Selenite, Adularia, o Moonstone in inglese), una delle pietre zodiacali del mese di giugno, è la gemma più conosciuta del gruppo di minerali dei feldspati.
La pietra di Luna è stata usata come bellissimo ornamento e talismano fin dalle antiche civiltà.
I Romani la ammiravano, credendo che fosse formata dai raggi della luna.
Sia i Romani che i Greci associavano la pietra di luna alle loro divinità lunari.
Il naturalista romano Plinio Il Vecchio, oltre a coniare il nome di questa gemma, era convinto che l’aspetto luccicante della pietra di Luna cambiasse con le fasi lunari, una credenza che resistette ben oltre il XVI secolo.
Quando l’Art Nouveau divenne popolare tra il 1890 e il 1910, grandi designer come René Lalique elessero la pietra di Luna protagonista di meravigliosi gioielli personalizzati.
Fu anche utilizzata come pietra decorativa negli oggetti d’argento fatti a mano durante l’ultima metà del XIX secolo nell’era delle Arti e Mestieri (Arts and Crafts). La pietra di Luna continuò a essere popolare tra gli hippy negli anni ’60 e i designer nel movimento New Age degli anni ’90.
La Florida adottò la pietra di Luna come sua gemma di Stato ufficiale nel 1970 per commemorare lo sbarco sulla Luna dell’Apollo 11, anche se la pietra di luna non si trova naturalmente in Florida o sulla Luna.
La pietra di Luna affascina con il suo fenomeno di adularescenza, un particolare gioco di luce dovuto alla presenza di inclusioni di albite, che crea riflessi interni che ricordano il chiaro di luna che galleggia sull’acqua, dove la luce sembra ondeggiare attraverso la gemma, conferendole una lucentezza speciale.
Il termine adularescenza deriva dal nome di una antico sito minerario vicino al monte Adula in Svizzera, che ha dato il nome anche al minerale adularia da cui proviene la pietra di Luna, gemma fascinosa ma non rara, reperibile in molti paesi come lo Sri Lanka, il Madagascar, la Norvegia e l’Australia.
La pietra di Luna incanta da secoli e ha un profondo significato simbolico che la associa alle divinità lunari, all’amore, alla passione, alla grazia femminile e alla fertilità.
Con i suoi colori unici come il blu, il bianco perla, il grigio e persino arcobaleno, la pietra di Luna ci ricorda che i tempi cambiano e che tutto è un flusso da attraversare con armonia durante i cambiamenti.
Le pietre di Luna più pregiate – dal riflesso blu su uno sfondo incolore – aggiungono grazia e bellezza ai gioielli, grazie alla loro tonalità e lucentezza lattiginosa.
L'Alessandrite
La rarissima alessandrite è la seconda pietra zodiacale di giugno.
Descritta come “smeraldo di giorno, rubino di notte”, l’alessandrite è una rarissima varietà di crisoberillo a cambiamento di colore.
Originariamente scoperta sui Monti Urali russi nel 1830 circa, prende il nome dallo zar Alessandro II.
Oggi si trova in Sri Lanka, Africa orientale e Brasile, ma le gemme di qualità sono eccezionalmente rare – nella rarità – e quindi estremamente costose.
È una pietra famosa per portare fortuna e prosperità.
Alessandrite, dal nome dello zar Alessandro II
Significato dell’alessandrite: prosperità e fortuna
L’alessandrite è la pietra che rappresenta e celebra:
- il segno del Cancro;
- il mese di giugno;
- Il cinquantacinquesimo anniversario di matrimonio (pietra alternativa per le nozze di smeraldo);
Quando regalare un gioiello con alessandrite
Data l’estrema rarità e i prezzi al carato dell’alessandrite naturale, è il caso di affermare che per regalarla occorre avere letteralmente le due proprietà attribuite alla gemma in questione: tanta fortuna e prosperità.
Conosciuta come la gemma camaleonte, questa pietra ha proprietà uniche di cambiamento di colore, passando dal colore verde, verde-bluastro alla luce del giorno al rosso, rosso-violaceo alla luce incandescente, testimoniando quanto la fonte di luce influenzi il colore nelle gemme.
L’alessandrite ha proprietà uniche di cambiamento di colore a causa dei diversi elementi nascosti sotto la sua superficie.
Ha anche il significato spirituale di essere una pietra che incoraggia ad abbracciare tutte le sfumature delle nostre emozioni mentre si muove attraverso tutti i suoi colori.
L’alessandrite è sia rarissima che molto ricercata, il che rende i gioielli con questa pietra molto costosi poiché è considerata una gemma da collezione.
L’alessandrite può mostrare due fenomeni contemporaneamente: oltre al cambiamento di colore può rivelare anche l’effetto occhio di gatto, dovuto alla presenza, rara, di inclusioni aghiformi.
La rarità dell’alessandrite comporta che venga spesso tagliata in modo da risparmiare peso ed è quindi più spesso disponibile in tagli misti.
La maggior parte delle gemme tagliate di alessandrite pesa meno di un carato, mentre le pietre più grandi e di qualità superiore aumentano drasticamente di prezzo.